Inutile dire il contrario, Nintendo sa fare videogiochi, anche se con hardware sempre arretrato riesce a dare un tocco in più a meccaniche che ormai sono metabolizzate da gran parte dei giocatori, specialmente quelli di vecchia data, ancora una volta la leggenda della principessa Zelda colpisce nel segno. "Link Between Worlds" è il seguito del grande capolavoro che fu "Link To The past", peccato che lo è nella trama, negli enigmi ma non nella difficoltà, se LTTP era quasi punitivo a causa del suo alto livello di difficoltà LBW è fin troppo permissivo, con boss che si possono facilmente sconfiggere al primo tentativo, che rende difficile non rimanere in vita, ma morire.
Messo da parte questo unico neo della produzione, che però pesa, si può dire che questo è uno dei migliori titoli originali non solo della saga ma anche di quelli attualmente presenti nella libreria 3ds, un titolo che frutta a pieno le funzionalità 3d della console, fino al punto che in alcuni casi la levetta dell'effetto stereoscopico deve essere tirata in su, altrimenti alcuni enigmi risulteranno incomprensibili, visto che giocano quasi tutto sulla profondità e sulla distanza, capirete che in un gioco con telecamera a volo d'uccello (quindi sempre in alto) questo è un dettaglio non da poco.
Non stiamo parlando del capolavoro della serie, ma sicuramente di uno dei gioielli più brillanti della corona, che ha avuto il non facile compito di proseguire una filosofia di gioco (quella di LTTP) che oggi può sembrare arretrata.
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