uno dei miei numeri preferiti ovvero Mater Morbi il numero 280, quando si parla del fumetto italiano tutti pensano direttamente ad i grandi maestri come Hugo Pratt, Milo Manara ecc ecc ma credo che questo numero sia uno dei più importanti fumetti che l'italia abbia mai sfornato, Mater Morbi va a toccare alcuni dei tasti più delicati che si possono toccare in italia ovvero la malattia e l'eutanasia in una maniera che porta il lettore a riflettere su cosa significa realmente scegliere la morte più tosto che soffrire ancora.
Ed infatti non è un caso che poi questo albo di Dylan Dog è stato ristampato in versione da libreria , in questo albo Roberto Recchioni dimostra tutta la sua bravura nel dirigere l'indagatore dell'incubo arrivando quasi al pari del papà di Dylan ovvero Tiziano Sclavi, in oltre questo è un albo diverso da tutti gli altri perché troviamo un Dylan che per la prima volta si trova ad affrontare un nemico contro cui neanche lui può nulla la madre di tutte le malattie ovvero Mater Morbi, Recchioni è stato bravo nel descrivere il senso di impotenza e di timore che si scatenerebbe in ogni uno di noi se ci trovassimo ad affrontare un male contro cui non abbiamo speranza e che infine non si può far altro che accettare come, Mater Morbi secondo me è uno degli albi obbligatori per chiunque ami Dylan Dog e per chiunque ami il buon fumetto e le belle storie che fanno anche pensare.
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