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martedì 21 aprile 2015

Daredevil serie televisiva (no spoiler)

Da Smalville in poi ogni serie televisiva dedicata a super eroi e affini, ha avuto sempre i soliti problemi, città enormi con appena 5/6 abitanti che si incontrano di continuo con sempre la stessa struttura narrativa che lega ogni episodio.

Questa cosa mi ha portato a diversi abbandoni di serie, come Arrow e Gotham, stanco ormai delle solite situazioni e delle solite scazzottate, tutto questo fino all'arrivo del diavolo rosso di Hell's Kitchen, Daredevil è un serial adulto che ha poco da spartire con le serie sopracitate o Agent of Shield.
Devo ammettere che ero prevenuto inizialmente, quando si parlava di questa serie la paura di trovarmi di fronte all'ennesimo dramma adolescenziale recitato da quarantenni era forte, ma quando ho visto la prima puntata ho capito che questa serie ha molto più in comune con True Detective o House of Card di molti altri prodotti usciti nell'ultimo periodo, questa è una serie adulta che non basa tutta la sua struttura narrativa a continue e ,ormai, pesanti battute e riferimenti a vendicatori e altri super eroi, malgrado anche questa faccia parte del MCU.
La serie si ispira a un ciclo di storie scritte da Frank Miller intitolate Man Without Fear (L'uomo senza paura),
il risultato è una serie che rispetta l'opera di Miller adattandola a quello che è il Marvel universe, c'è da pensare che se la serie avesse avuto un taglio leggermente più cinematografico sarebbe potuto venir fuori uno dei migliori film della marvel.
I rifermenti al mondo marvel sono molti e legano la serie a i vari film della saga e all'altra serie sullo Shield. ma senza mai basare la storia unicamente su esso.
Tra gli elementi di maggior spessore c'è senza ombra di dubbio l'interpretazione di Vincent D'Onofrio (Ex palla di lardo in Full Metal Jacket) che ha reso il personaggio del Kinping, che è stato in grado di dare una nuova luce al personaggio rendendolo stratificato e intrigante, senza limitarsi a raccontare il boss del crimine ma anche l'uomo che c'è sotto Wilson Fisk.
La trama può essere intesa come un lungo film sulle origini diviso in 13 parti di un ora l'uno, il ritmo è serrato senza mai essere lento o noioso (unica nota dolente sotto trama tra Foggy e Karen), questo viene accompagnato a precise scelte registiche pensate per far si che le scene di lotta vengano viste senza troppe interruzioni.
Scelta discutibile invece il costume, quello rosso, devo dire che il pigiama nero non mi dispiaceva anche se dopo 13 puntate il cambio era obbligato, sia chiaro, è bello solo che il "caschetto" non mi piace, malgrado rispetti il costume originale.
Bellissimo cameo segreto di Stan Lee che ho notato solamente dopo una seconda visione dell'ultima puntata del serial.
La marvel questa volta ha confezionato un prodotto di prim'ordine, diverso da tutti gli altri anche se collegato a esse, non ci sono gli scrupoli al miele dei vendicatori o la noia mortale dello Shield, il protagonista non è un rompipalle come Oliver Queen, questa è una serie adulta, probabilmente, la serie sui super eroi che tutti gli amanti del fumetto stavano aspettando da anni, basta teen drama e eroi che non sanno che si fanno interminabili elucubrazioni sulla purezza dei loro atti, ora l'unica domanda che si pone allo spettatore è:
Netfix e Marvel saranno in grado di replicare il successo di questa prima stagione con la già annunciata seconda?
Senza contare che questa coppia produttiva ha ancora quattro serie da realizzare oltre a questa (Luke Cage, Iron Fist, Jessica Jones e i difensori), tutti collegati l'uno all'altro e probabilmente collegati al futuro Infinity War, con questa serie la Marvel ha fatto un altro centro ora l'unica cosa che manca all'appello è Age Of Ultron sperando che sia meritevole quanto il primo capitolo.

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